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Immagine del redattoreVittoria

Ciò che successe ad Auschwitz

Il libro di Liliana Segre Scolpitelo nel vostro cuore ci insegna che non bisogna mai arrendersi. Anche se a volte questo risulta molto difficile.

La lezione della senatrice a vita reduce di Auschwitz per un futuro senza indifferenza e senza odio.

Questa è la breve descrizione di Piemme. E queste poche parole racchiudono perfettamente il significato del libro. Liliana Segre spiega in questo libro tutti gli orrori della Shoah. La sua storia nei campi di concentramento e come è riuscita a sopravvivere nonostante le difficoltà. Non trovo (e non credo ci siano) parole che rendano onore a questo libro bellissimo e toccante, quindi userò quelle della stessa autrice:

Non dite mai che non ce la potete fare, non è vero. [...] Ognuno di noi è fortissimo e responsabile di se stesso. […] Dobbiamo camminare nella vita, una gamba davanti all’altra. Che la marcia che vi aspetta sia la marcia della vita, e non della morte. Questo vorrei dirvi.

Questo libro parla di libertà violata. Tutti noi a marzo dell’anno scorso abbiamo dovuto rimanere in casa e non vedere nessuno, ci siamo resi conto che le piccole cose non sono affatto piccole quando non possiamo più farle. Gli incontri con gli amici, persino la scuola ci è mancata, sostituita da videolezioni.

Ma credo che niente possa essere peggio di vivere l’esperienza di Liliana (e di tutti le altre persone deportate nei campi di concentramento). Essere “catalogata” come diversa da tutti gli altri, far parte di una “razza”, perdere la maggior parte dei familiari, scappare come clandestini per non essere catturati dai nazisti o dai fascisti, finire in prigione, non avere neanche più umanità ad Auschwitz. Ma soprattutto sentirsi dire da suo padre Alberto, ormai disperato:

Liliana, ti chiedo scusa di averti messa al mondo.

Perché glielo disse? Perché non sopportava che la sua bambina dovesse soffrire come lui. Non sopportava che Liliana dovesse sopportare tutto quello che poi ha sopportato.

Il nazista si spogliava vicino a me, si era messo addirittura in mutande, perché faceva caldo. E io lo guardavo, incredula. Lo guardavo mentre gettava la divisa lontano e indossava i suoi vestiti civili, dopo essere stato un carnefice. Buttò via anche la pistola. La lanciò non distante da me, in terra. Per un momento ho provato una tentazione fortissima, come non mi sarebbe mai più capitato nella vita. Avrei voluto raccogliere quella pistola e sparargli. Potevo farlo. È stato un attimo, ma poi ho capito. Io non ero come lui. Non ero come il mio assassino. Io avevo sempre scelto la vita e per nessuna ragione al mondo avrei potuto toglierla a un essere umano, anche se così colpevole. Non ho raccolto quella pistola, per fortuna. […] Sono molto contenta di non essermi vendicata […]. Quell’uomo orribile aveva scelto per me la morte, ma io avevo scelto la vita. Sempre.

Io vi consiglio moltissimo questo libro, e anche di leggere la breve introduzione di Daniela Palumbo, che dà un’inquadratura generale sul periodo e su Liliana.

Di sicuro, come è successo a me, questo libro sarà un “macigno” dentro di voi. Ma positivamente, perché alcuni fatti, alcune parole, non vanno dimenticate. E questo, scolpitelo nel vostro cuore.

 

Scolpitelo nel vostro cuore

Autrice: Liliana Segre

Anno di pubblicazione: 20 novembre 2018

Età adatta: dai 9-12 anni

Lunghezza: corto (113 pagine)

Casa editrice: Piemme

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