Ruby Bridges è entrata a scuola. Un libro scritto con maestria. Un'unione tra presente e passato. Un'amicizia astratta tra Ruby, bambina nera degli anni Sessanta, e Billie, quindicenne nera del ventunesimo secolo. A separarle, mezzo secolo di battaglie. Ad unirle, il colore della pelle, una lotta da portare avanti, tante parole scritte sfilacciate e molti pensieri accartocciati che spingono per uscire.
foto di @lamoreperilibri
Ruby ha solo sei anni quando per la prima volta attraversa il cortile della sua nuova scuola. Solo che non è una ragazzina come le altre: lei è nera, in una scuola per bianchi. Lei ha una scorta dietro. Lei è tormentata dalle grida di protesta delle madri degli altri alunni, dalle uova marce da loro lanciate e dalle minacce orrende da loro pronunciate. Lei è, semplicemente, detestata. Disprezzata. Umiliata.
Ma questo, a una bambina di sei anni, non dovrebbe mai accadere. Eppure Ruby non è una bambina comune: ha il compito di fare la rivoluzione. È stato deciso che sarà lei la prima bambina nera dello stato a entrare in una scuola per bianchi. E Ruby è felice di questo, perché le scuole per bianchi offrono materiale ed istruzione migliori. Peccato che lei è nera. E prima di assaggiare anche uno spicchio della meravigliosa educazione delle scuole per bianchi, dovrà sopportare le peggiori discriminazioni e violenze.
E ha solo sei anni.
Ma nella mente di una bambina di sei anni, il razzismo non esiste. Perché Ruby è piccola, e i piccoli non nascono con barriere nella testa. I piccoli nascono con il cervello pulito, semplice, felice, nascono con il rispetto dentro. Ruby non può credere che i manifesti di odio fuori dalla sua scuola siano diretti a lei, e non ha un qualsiasi capo politico. Ruby deve ancora capire. Ma capirà: lo capirà presto. Lo capirà grazie a ciò che accade dentro alla sua scuola, lo capirà grazie ai suoi compagni, che non ci sono, perché "non vogliono avere rapporti con la neg*a", lo capirà quando la sua casa verrà incendiata dal Ku Klux Klan, lo capirà quando il suo vecchio mondo smetterà di rivolgerle la parola, per paura.
È questo che Billie, leggendo la storia di Ruby Bridges, scoprirà. Ma a lei non interessa più di tanto: ha altro a cui pensare. Litiga spesso con i suoi, il ragazzo che le piace è lontano, anzi lontanissimo, la sua passione per la scrittura sembra essersi un po' dissolta, le sue due ex migliori amiche sono diventate "ex" da poco, e l'unica coetanea che le rimaneva è stata ingiustamente accusata di aver appiccato un incendio a scuola solo perché nera. E Billie si odia. Ha un atteggiamento di totale menefreghismo nei confronti di se stessa e della storia della sua gente, di tutte le battaglie combattute e di quelle attuali, fino a quando, per punizione, dovrà affrontare il suo passato. Dovrà affrontare Ruby Bridges, e ciò che lei ha da raccontare. È così che Ruby si intreccerà per sempre alla vita di Billie, dandole la forza di reagire alle minacce, alle violenze e alla discriminazione che Billie, in quanto nera, deve affrontare ogni giorno. Le aprirà gli occhi, come solo le storie riescono a fare, a tal punto che Billie avrà la forza di combattere, di provare a salvare un'amica, di riconquistare il suo passato, di onorare la sua storia, di amarsi per come è e di andare incontro al futuro con il sorriso sulle labbra e la rivoluzione negli occhi.
Ed è esattamente ciò che questo libro riesce a fare con i lettori: conquistarci, entrarci nel cuore, per poi prendersi un pezzetto della nostra mente e farlo proprio, come una spada in attesa della battaglia.
Sperando che ciò succeda anche con voi, vi auguro una buona lettura, e che anche la vostra voglia di giustizia si trasformi in rivoluzione.
Ruby Bridges è entrata a scuola
Autrice: Elisa Puricelli Guerra
Data di pubblicazione: 7 settembre 2021
Età adatta: dai 12 anni in su
Lunghezza: corto (160 pagine)
Casa editrice: Einaudi ragazzi
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