Come puoi pretendere di conoscere il mondo, se a malapena conosci te stess*? La voce di carta è una storia breve, ma che colpisce. Perché è davvero necessario scoprire chi sei.
Marianna ha sempre vissuto in cascina. Animali, prati, famiglia. Perciò, quando il padre le dice, di punto in bianco, che dovrà andare a lavorare a Lecco, in cartiera, lei rimane spiazzata. Ma una donna non poteva disobbedire al marito, o al padre, o a qualunque uomo. O meglio, poteva, ma poi era ritenuta una... beh, ecco. Veniva rinnegata, o peggio. E per Marianna comincia il lungo soggiorno in fabbrica, a separare stracci bianchi e colorati, rimestare paste collose da cui poi usciranno, limpidi e immacolati, fogli di carta. La mattina si sveglia in un convento con altre ragazze: Caterina, allegra e gioiosa, Fiorenza, mite e bravissima nel ricamo. Olga, che "si metterà nei guai", Elvira, sognatrice innamorata.
E poi, Adele. Crudele e solitaria come una tigre, sempre pronta a colpire con una delle sue taglienti frecciatine. In cartiera i sogni muoiono e vengono sepolti da stracci per produrre fogli su fogli.
Quasi sempre. Perché Marianna ama la carta. Ama le parole, anche se non è in grado di scriverle o leggerle.
Ama l'odore penetrante dell'inchiostro impresso su un foglio, ama la leggerezza, la sensazione di libertà che le dà tutto questo. Fin quando non capirà che la cartiera non è il posto per lei e per i suoi sogni sconfinati. E che deve seguire le sue passioni.
Essere donna costa il doppio della fatica in questo mondo.
La voce di carta
Autrice: Lodovica Cima
Anno di pubblicazione: 10 marzo 2020
Età adatta: 12-15 anni
Lunghezza: corto (192 pagine)
Casa editrice: Mondadori
sembra molto bello ! 😊