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Immagine del redattoreAlma R.

Il disastro ferroviario più grande di sempre

Aggiornamento: 3 gen 2021

La storia di tre ragazzi e di come provarono a seminare la morte. Ognuno di noi dovrebbe leggere La notte delle Malombre.

1944. Rocco ha 13 anni. Vive a Napoli, dove ha lasciato la sua famiglia per mettersi a fare il mariuolo, cioè il ragazzo di strada. Lui non lo voleva, certo, però non aveva alternative.

Nora, sempre 13 anni, Salerno. Suo padre è un ricco e stimato medico, mentre il fratello Pietro è a Taranto, a prestare servizio nell'esercito. Lei e i genitori sono dovuti scappare dalla loro bella città, perché (so che non è carino da dire, ma è la pura verità) altrimenti sarebbero finiti morti stecchiti nel giro di un mese, forse due.


Brando, stessa età ma situazione molto peggiore. Padre morto, sorella gravemente malata e famiglia sempre più povera. L'unico conforto lo trova nel suo amico pappagallo e in due grandi stivali da soldato, che lucida in continuazione.


Tutti e tre hanno l'idea di imbarcarsi su un treno merci come clandestini, insieme a moltissimi altri: vecchi, adulti, bambini. Tutti insieme, ammassati come bestie. Tentano un viaggio che molti prima di loro hanno tentato. Ma loro hanno scelto la data sbagliata. Perché solo pochi sopravvivranno il 3 Marzo 1944.

Mi era capitato solo un'altra volta di piangere per un libro, e di certo non ho versato tante lacrime. Ma mai come quando ho letto questo libro. Parla della morte, certo, ma lo fa in modo strano, come una cosa surreale.

Almeno fino a quando non ti accorgi che la morte c'è.

È lì con te, sempre presente.

Aspetta solo il momento di agire.

La guerra è penetrata nella carne degli esseri umani come un veleno senza antidoto.
 

La notte delle Malombre

Autore: Manlio Castagna

Anno di pubblicazione: 2020

Età adatta: dai 12 anni

Lunghezza: medio (276)

Casa editrice: Mondadori

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