Un racconto di Sara Pedrioli
C’era una volta, nella Londra ottocentesca, Katherine, una ragazzina che odiava le olive.
La cosa più entusiasmante che sarebbe potuta capitare a una ragazza in quell’epoca era trovare una calza fuori dal Cassetto Delle Calze.
Kate, così la chiamavano “gli amici”, aveva un grande desiderio: diventare una scienziata. Ma era inaudito che una ragazza diventasse scienziata, a quel tempo. A dire il vero, era inaudito che una ragazza diventasse qualcosa, a quel tempo. L’unica cosa che poteva fare era stare a casa: o a fare le pulizie, se era povera, o a comandare quelle che facevano le pulizie, se era ricca. Niente più. E questo a Kate non andava giù, ma non ci poteva fare niente. Lei era solo La Docile Katherine Dai Sogni Impossibili.
Per fortuna c’era Rundelo! Lui era il suo migliore amico, quello con cui condivideva ogni sogno e segreto, ogni scoperta e delusione. Tutto. Ma, ovviamente, era sconosciuto ai suoi genitori. Poi c’erano le The Feminist, un club di amiche di ogni estrazione sociale, da povere a benestanti, da ricche a senzatetto, tutte unite da una sola missione: sconfiggere il re Rakov! Ne facevano parte ChasCharia, la figliastra di Rakov (che era buona, a differenza del patrigno, ed era intenzionata a sbarazzarsi di lui come tutte le altre), Jennifer, una benestante molto socievole segretamente innamorata di Rundelo. E Madalena, una ragazzina di famiglia povera che riusciva a venire agli incontri con i pochi stracci che aveva addosso. Insomma, era una bella combriccola, quella! Ma sempre nascosta ai Cattivissimi Genitori.
Dovete sapere, a questo proposito, che tutti, ma proprio tutti i genitori erano sospettosamente dalla parte di Rakov! Le donne, gli uomini, i vecchi, le anziane, ogni abitante al di sopra dei diciotto anni condivideva le idee del re. Tutti a parte Stratonice, sua moglie. Lui l’aveva rapita molto tempo prima assieme alla figlia che portava in gremboi e l’aveva sposata contro la sua volontà. Ma Stratonice, che in greco significa “colei che va a combattere”, non era affatto docile. Ecco perché aveva cresciuto sua figlia ChasCharia con dei valori femministi, coraggio e determinazione. Ed ecco perché ChasCharia, coetanea di Kate, ora apparteneva al club, di cui era una delle rappresentanti più importanti, incaricata di spiare il patrigno Rakov.
La legge che tutti i genitori del regno imponevano alle figlie femmine era questa:
Amiche? Solo se della classe sociale giusta! Amici? Non se ne parla, tra poco sarai in età di marito e non esiste che tu ti faccia amicizie strane prima del dovuto.
Che rabbia!
E tutto questo solo per colpa di Rakov. Solo. Colpa. Sua.
Rakov era un dittatore stabilitosi in Inghilterra nel 1600. Da allora non se n’era più andato. Adesso aveva più di 200 anni, infatti giravano voci che fosse uno stregone, un mago, un Tu Sai Chi. Però molto più crudele di Lord Voldemort. Odiava due cose più di tutto: la menta e le ragazze. E presto versò la goccia che fece traboccare il vaso. Introdusse una nuova legge: le donne non potevano più andare a lavorare, dovevano stare solo in casa a occuparsi delle faccende domestiche! Quando tutto ciò raggiunse il covo delle The Feminist, la rabbia allagò le menti e graffiò le anime. Le ragazze decisero di mettere in atto il piano che avevano inventato tempo prima: uccidere Rakov e far prendere a Stratonice il potere, in modo che potesse governare, aiutata (ma in segreto) dalle ragazze del club.
Rundelo si presentò alla corte come un nuovo garzone e lasciò “accidentalmente” il portone aperto. Appena entrato, si precipitò nelle stalle, dove aveva appuntamento con Stratonice, che condusse fuori dal castello, fino al covo delle The Feminist: la nascose lì, in modo che appena fosse stato ammazzato Rakov lei sarebbe potuta andare a corte e prendere il potere. Ma fino a quel momento, purtroppo, non avrebbe combattuto con le altre: era troppo pericoloso per lei. Intanto, le The Feminist corsero fino al castello: entrarono attraverso il portone "accidentalmente" lasciato aperto da Rundelo. Lì le aspettava ChasCharia che le condusse nella camera del patrigno. Stava dormendo, ma solitamente aveva il sonno leggero. Kate aveva con sé una sola arma oltre alla sua determinazione. L'unica cosa che Rakov odiava più delle donne: la menta. Ne gettò un secchio intero addosso al malvagio sovrano e la sua intuizione si rivelò corretta: l’uomo si svegliò di soprassalto in preda a una tosse convulsa, il suo corpo invecchiava improvvisamente, finché si ridusse in cenere. Una semplice foglia di menta era l'antidoto alla stregoneria che lo teneva in vita.
Rakov era sistemato. Ora bisogna compiere un’impresa altrettanto difficile: convertire tutta la popolazione a una legge contraria a quella del dittatore che aveva comandato su quelle terre per ben due secoli! Ma la sorpresa non poté essere maggiore quando le ragazze uscirono dal castello e videro la situazione: tutte le persone, donne e uomini, anziani e ragazze, bambini e adulti, erano amichevoli tra di loro e nessuno sembrava avere a che fare con le idee di Rakov! Allora Kate, Jenny, Chas, Madalena e le altre capirono una cosa: il dittatore aveva fatto un incantesimo su tutte le persone che vivevano nel regno eccetto Stratonice, perché la riteneva ormai incapace di difendersi e quindi di scappare. Morto il re, l'incantesimo era sparito con lui. Finalmente adesso, con Stratonice al potere, Genitori e Figli, Uomini e Donne ritrovarono la pace. Kate diventò una scienziata, Jennifer, la più giovane di tutte, andò all’università, ChasCharia diventò una benefattrice e Madalena un’insegnante.
Wow