La vita di Libero, ragazzino di dieci anni che vuole soltanto vivere un altro giorno nella normalità, tra i suoi fumetti e i giochi con le biglie, mentre invece le bombe cadono distruggendo i suoi castelli di sogni... La brigata mondiale.
Libero Forni è un giovane (molto giovane) Balilla, che ama il Duce, condivide la sensatissima idea di avere sangue ariano come i tedeschi, ama la sua famiglia ma soprattutto Flash Gordon, l'eroe dei suoi fumetti. Tutto cambia però un pomeriggio di febbraio del '43, quando si allontana in bicicletta dal suo quartiere di Roma per cercare del cibo per la famiglia. Direi che trova tutt'altro. Sarà infatti da quel giorno che la sua vita si stravolgerà: incontrerà Ennenne e Marita, due fratelli orfani che hanno il classico umorismo romano pungente come le schegge sotto le unghie, ma in fondo sono molto simpatici. Ok, forse Libero per descrivere Marita non userebbe esattamente l'aggettivo "simpatica", visto che ogni volta che la vede le farfalle gli inondano lo stomaco. Peccato che questo libro non finisca con "e i tre ragazzini si presero per mano e camminarono saltellando fino al tramonto". Vi ricorda qualcosa il '43? Già, la guerra. E la morte. E le bugie. Infatti Libero continua a credere al mito del Duce Benito, di come sia bravo, grande, forte, giusto, perfetto... finché la sua stessa famiglia non lancerà una bomba sui suoi castelli di lodi per il Duce. E come, direte voi? Scoprendo che i suoi stessi genitori fanno parte della Resistenza e odiano il Duce. E i nazisti. E i fascisti. E le leggi razziali. E suo padre era stato scoperto. Catturato. E poi? E poi non si sa, a dire il vero. Libero vede crollarsi il mondo addosso, ma visto che è un ragazzino molto sveglio e forte (ma soprattutto innocente e ingenuo), capisce che ha anche lui le sue piccole battaglie da superare. Ossia conquistare la bella bambina dai riccioli biond... Cioè, volevo dire, difendere un rifugio nascosto sotto un ponte, dove Ennenne e Marita vivono. E fornire rifornimenti alla Resistenza romana. Cosa non molto facile. Ben presto i tre ragazzi diventeranno una specie di famiglia, e
E gli altri, i fascisti e compagnia bella, si facevano uccidere e basta, senza fare niente? No, perché presero a fare una cosa che si chiama rappresaglia. Allora uno potrebbe dire: adesso questa rappresaglia che roba è? Allora, poniamo il caso che io un giorno [...] me ne sto tranquillo a camminare giù al Malafronte, quando arrivano questi e mi conciano per le feste, con tanto di calci e sputi eccetera. Allora che faccio dopo che mi sono ripreso dalle botte? Invece di andare a cercare quei farabutti, me la prendo con il primo che incontro: tipo la sora Aristodema o con vattelapesca. Arrivo a la corico di schiaffi e pugni. La r-a-p-p-r-e-s-a-g-l-i-a.
Questo è sicuramente il più bel libro che ho letto sulla Seconda Guerra Mondiale ultimamente (e ne ho letti tanti, ve lo posso giurare...). Il più bello ma anche il più tragico, quello che se ti attacchi troppo ai personaggi poi, alla fine, ti crolla il mondo addosso. Una storia straziante, davvero davvero straziante, ispirata a quella vera di Ugo Forno, che morì difendendo un ponte.
Il libro è narrato dalla voce di un bambino che vorrebbe solo passare i pomeriggi con i personaggi dei suoi fumetti, correre nei prati e giocare con gli amici, mentre invece si ritrova in mezzo alle bombe che cadono e i sogni che si distruggono, mentre le vite si spengono e la morte prevale. Si ritroverà impiaccistrato nella melma del più grande inciampo che l'umanità abbia mai fatto. E ci si ritroverà fino al collo. Allora, che fare? Affrontare con rassegnazione quello che il destino sembra averci riservato? Nossignore. Molto meglio costruire uova di Pasqua esplosive, scovare passaggi segreti, scappare nelle fogne di Roma, correre tra i vicoli, innamorarsi. Parlare in romano, sempre e comunque, con le frasi trasudanti di accento che si capisce anche da mille chilometri di distanza. Correre sui Sanpietrini. Vivere la vita così com'è, schivando le bombe, i palazzi che cadono, il vetro che si frantuma e la speranza che sparisce.
In quei giorni dell'estate del '43, capii che si possono avere dei legami indissolubili.
La brigata mondiale
Autore: Massimiliano Timpano
Anno di pubblicazione: febbraio 2020
Età adatta: dai 12 anni
Lunghezza: corto (160 pagine)
Casa editrice: Einaudi Ragazzi
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