di Marta Pedrioli
C’era una volta, in Olanda, una bambina di nome Iulia; a Iulia piaceva correre nei prati e sdraiarsi tra i tulipani.
Un giorno, mentre correva, arrivò un temporale: i fiumi che c’erano lì vicino strariparono e la bambina venne sommersa. La mattina dopo tornò il sole che prosciugò l’acqua.
Iulia si rifugiò nella tana di un lupo, morto qualche tempo prima. Ogni giorno si procurava del cibo con “vang voedsel” che aveva costruito con dei pezzi di legno che trovava in giro. Un giorno, mentre passeggiava tra i tulipani incontrò una bambina che tornava da scuola. La bambina si fermò incuriosita:
- Dov'è la tua famiglia? Ma ti lasciano passeggiare da sola?
- Io non ho genitori; non ho neanche una famiglia.
- Allora dove vivi?
- Io vivo qua, indicando la tana.
La bambina si avvicinò e subito dopo fece un balzo indietro per la paura.
La bambina si chiamava Alida ed andava alla scuola comunale dell'Aja nel centro della città.
Le due ragazzine diventarono presto amiche, ma la mamma di Alida non voleva che sua figlia giocasse con quella piccola vagabonda, quindi la chiuse dentro lo stanzino delle scarpe. Quando i genitori prendevano le scarpe, Alida provava puntualmente a scappare ma niente. Un giorno Iulia, mentre i genitori di Alida erano via, si avvicinò alla casa dell’amica e con un aspiracose acchiappò la chiave. Entrò, lasciando pure le impronte di fango, e liberò Alida.
Le bambine scapparono in campagna, nella tana, e Iulia insegnò ad Alida a vivere come lei. E tutti vissero felici e contenti. Tutti, tranne la madre di Alida che continuò a cercare la figlia per darle una bella lezione, ma non la trovò mai...
bello