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Daniele Nicastro: da una ditta di meccanica al mondo dei libri

Aggiornamento: 10 nov 2020

Più di quaranta libri sulla coscienza e la fama di "Eterno Peter Pan in un mondo di adulti". Chi è? Daniele Nicastro!

Hai sempre fatto lo scrittore?

No, ho disegnato in una ditta di meccanica, ho messo su famiglia, ma non ho mai abbandonato i libri e tutta la magia che creavano in me.


Che genere di libri scrivi?

Da ragazzo scrivevo tantissimo. Ma ogni volta mi fermavo a poco più di metà, perché mi stufavo, e iniziavo a scrivere un'altra storia. Adesso scrivo soprattutto di fantasy, il mio primo libro è stato "La bambina con il basco azzurro". L'ho scritto a 32 anni. Era la prima storia che riuscivo a finire! Dopo sono passato anche alle storie vere, con "Grande" e "Stalker". "Il furto del secolo", poi, è un libro che gira intorno un grandissimo mistero... Insomma, amo passare da un genere all'altro!


Da piccolo quale era il tuo più grande sogno?

Avrei voluto fare il veterinario. Sapevo a memoria quasi tutta l'enciclopedia degli animali!


Chi ti ha dato la spinta giusta che ti è servita a diventare uno scrittore di successo?

Di certo non il mio primo editore... "Daniele, non crederai davvero di diventare scrittore! Devi avere qualche parente del mestiere, devi essere raccomandato!". Ma adesso io sono a quota 40 libri e quello scrittore ha chiuso i battenti!


Qual'è il libro in cui ti riconosci di più?

"Grande". È ambientato nel paesino da cui viene mio padre, e quindi sapevo bene di cosa parlare. Luca è un tredicenne che, dopo un pasticcio dietro l'altro, quasi senza accorgersene inizia a far parte di una cosca mafiosa. Io, essendo cresciuto in questo posto, sapevo bene che la storia di Luca, purtroppo, non è solo fantasia. Per questo ho deciso di raccontarla ai miei lettori. Per dire la verità.


Qual è il personaggio che ti ha messo più alla prova?

Floriana, del libro "Stalker" (Clicca qui per la recensione). Era la prima volta che scrivevo in prima persona di una ragazza. La prima volta che ho incontrato l'editrice le ho chiesto: "L'ho scritto bene? È così che si sente un'adolescente?". Alla risposta "Sì" ho tirato un sospiro di sollievo. Prova superata!


Quanti libri hai scritto in vita tua?

Più di quaranta. Ma circa la metà li ho scritti in ghost writer, quindi non posso dirvi quali sono!


Qual è il tuo libro preferito?

"Sette minuti dopo la mezzanotte". È una storia commovente e bella, che parla di un ragazzo e di un albero. E di verità.


Qual è il libro che hai scritto più velocemente?

"Elio Elettrone", ci ho messo una settimana! Ha 120 pagine ed è dedicato ai bambini di 7-8 anni. Parla di un ragazzo che ha sempre la testa tra le nuvole... Anzi, tra le stelle e i pianeti!



 

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