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Immagine del redattoreMargherita

Viaggio verso la felicità

Aggiornamento: 3 gen 2021


Un libro che non puoi fare a meno di leggere, per questo consiglio Il treno dei bambini a tutte le persone esistenti su questo pianeta.


Nella Napoli del dopoguerra in Italia prende sempre più piede un nuovo movimento politico: il Comunismo.

A capo del piccolo gruppo di comunisti di Napoli c’è Maddalena, una grande donna di Bologna arrivata dal Nord per condividere un progetto. Maddalena racconta che, d’accordo con gli abitanti di Bologna, c’è un treno che può trasportare i bambini poveri di Napoli fino al Nord, a Bologna, Modena e Milano, per dar loro una vita migliore. I bimbi potranno restare al Nord solo per un anno, il tempo utile alle famiglie per guadagnare, spendere meno e rimettersi in sesto.

Tra queste famiglie c’è quella del nostro Amerigo Speranza, bambino di sette anni che seguiamo nel viaggio fino a Bologna e capiamo i suoi problemi con la mamma e gli amici. Tra questi, non avere il padre è un vuoto dentro che si propaga sempre di più nel suo cuore, e avere una mamma rude e dura e amici competitivi e ricchi non aiutano il tutto.

Amerigo sente la mancanza d’amore e, arrivato finalmente a Bologna, altri problemi lo assalgono. Fortunatamente lo prende con sé Derna, una delle esponenti maggiori del partito comunista Bolognese. Derna diventa l’unica famiglia di Amerigo, il bambino la ama come una madre e farebbe di tutto per lei. Piano piano, però, Amerigo inizia a perdere contatto con la vera madre e ne dimentica il viso. Dopo un bellissimo anno passato con Derna e sua cugina Rosa con i suoi figli, Amerigo si ritrova a chiacchierare con Mariuccia e Tommasino, loro hanno deciso di restare a Bologna, infatti lì si trovano veramente bene, hanno una famiglia ricca e che li ama come figli, hanno fratelli e sorelle degni di questo nome.

Amerigo ci pensa un po’ e decide di restare. Perde completamente i contatti con la madre e ritorna a Napoli venticinque anni dopo, per il funerale della madre. Quando arriva, ha quasi l’impulso di tornarsene a Bologna, ma qualcosa lo trattiene. I ricordi. Torna a vedere il suo palazzo, il campo in cui giocava, la via principale, la chiesa spaventosa, tutto quello che per lui, quando era piccolo, rappresentava la quotidianità. Quando arriva nella chiesa dove si celebra il funerale, vede tantissima gente che non conosce. Ma quando entra il feretro, distoglie lo sguardo e i pensieri dalle persone intorno. Ci sono solo lui e sua madre, non piange, lascia solo che lei se ne vada via, con i ricordi della sua infanzia.

Un libro profondo, bellissimo, che mi ha toccato il cuore e l’anima. Lo rileggerei cento, mille, infinite volte. È davvero un capolavoro della letteratura italiana.

Lo consiglio alle ragazze e ai ragazzi che cercano emozioni profonde e toccanti.


 

Il treno dei bambini

Autrice: Viola Ardone

Anno di pubblicazione: 24 Settembre 2019

Età adatta: 13-15 anni

Lunghezza: 233 pagine

Casa editrice: Giulio Enaudi Editori


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3 Comments


Giovanni Rinaldi
Giovanni Rinaldi
Jun 19, 2023

L’autrice in tutte le interviste dichiara di essere venuta a conoscenza della vicenda “da un signore che sui quei treni c’era stato”. Ma leggendo il suo romanzo tutto riporta a una storia precisa di persone reali, raccontata già in un libro pubblicato dieci anni prima del suo: https://giorinaldi.com/2020/12/03/chi-e-amerigo-de-il-treno-dei-bambini-di-viola-ardone/

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lamantedeilibriò
Nov 11, 2020

mi sembra abbastanza interessante

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Beatrice
Beatrice
Oct 29, 2020

Sembra un libro molto interessante!

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