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Immagine del redattoreSara

Il ritorno dei corvi

Ve lo ricordate Fionn? Credo di sì. Ecco, benvenuti nella sua seconda avventura, travolgente e tempestosa (letteralmente) quanto o anche più della prima. I guerrieri delle maree.

Attenzione! Prima di leggere questa recensione leggete quella de Il Custode delle Tempeste! Altrimenti non mi perdonerete mai l'enorme spoiler!


Fionn è il custode delle tempeste da alcuni mesi, ma dalle sue mani non esce neanche un briciolo di tutta la magia che sente dentro. In poche parole, non riesce a incarnare la forza dell'isola. Il che non sarebbe un problema, se centinaia di mostri seguaci di Morrigan non stessero arrivando ad Arranmore per risvegliare la loro sovrana. Già, avete capito bene. Morrigan, la potentissima strega addormentata nelle viscere dell'isola, non è più molto addormentata. Anzi, è sveglia come un bambino la mattina di Natale. Solo che non è un bambino. E non è Natale (in realtà sì, la storia è ambientata proprio nel periodo natalizio, ma suonava bene quindi l'ho scritto 😅). Fionn si ritroverà a dover affrontare uno stuolo di servi di Morrigan, mostri senz'anima pronti a uccidere e a fare di tutto per la loro amata regina. Ma non sarà solo: nonostante la maggior parte degli isolani in lui riponga pochissima fiducia, Fionn potrà contare sui suoi amici Shelby e Sam, sul solito divertente nonno e su poca altra gente. In parole povere, sono circa tre persone contro centinaia di... ehm... esseri. Mi correggo. Sono circa tre persone senza magia contro centinaia di esseri a servizio di una donna che è l'essenza stessa del male. Impossibile non fare pronostici pessimisti. Fionn infatti dovrà basarsi solo sul vecchio motto "L'unione fa la forza", e combattere senza incantesimi o magie.

«Permettetemi di dispensarvi un piccolo seme di saggezza in quelli che saranno di certo i vostri ultimi istanti su questa terra.» Sollevò la mano verso il suolo che vibrava. «L'inferno non conosce furia pari a quella di un nonno incavolato.» La seconda esplosione fede a pezzi le scogliere.

I guerrieri delle maree è molto più oscuro, tenebroso, buio de Il custode delle tempeste. È come se la storia di Fionn pian piano stesse acquisendo consapevolezza, come se stesse diventando sempre più vera, terrena, reale. Il che è alquanto inquietante. Consiglio... se intendete comprare il primo della saga (Il custode delle tempeste), dopo leggete anche questo: la storia è molto più completa con il sequel!

«I miei occhi perdono acqua.» «Mi succede la stessa cosa» mormorò Tara. Fionn singhiozzò. «Anche i miei.» «Devono essere i fiori» «Già» »Sicuramente»

Questo è solo l'inizio di un'avventura, quella di Fionn e i suoi amici, che devono difendere Arranmore dal male, dal buio, dal dolore, dalla sottomissione. Ma non si tratta solo di difendere un'isola: ci sono anche centinaia di ricordi, amori, amicizie e lacrime, che possono essere distrutte da un momento all'altro. In ballo c'è tutta la storia di Arranmore, e con lei le vite degli isolani. A dir la verità, c'è l'intera umanità, in ballo. E ho detto tutto.

Il cielo prese fuoco. Trascorsero tre orribili secondi di vuoto, durante i quali entrambi i vascelli parvero pendere da un filo invisibile, poi il vento schioccò, il cielo ruggì e il mondo cadde di schianto.
 

I guerrieri delle maree

Autrice: Catherine Doyle

Anno di pubblicazione: 18 febbraio 2020

Età adatta: 11-15 anni

Lunghezza: medio (259 pagine)

Casa editrice: Mondadori

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