Carbone, bambini, tesori e baracche dal tetto di lamiera. Lasciatevi trasportare da Fulvio e i suoi amici in una storia realmente accaduta, il disastro di Marcinelle. Giù nella miniera.
Fulvio, per raggiungere suo padre e vivere una vita felice e tranquilla, sarebbe capace di fare di tutto: sì, anche lasciare il suo paesino abruzzese, attraversare mezza Europa, entrare in Belgio e trasferirsi in una baracca col tetto di lamiera in un villaggio di minatori. Ed è esattamente quello che farà insieme a sua madre, pur di vivere con il padre trasferitosi in passato per lavorare in una delle vene di carbone più produttive d’Europa. Fulvio ha tredici anni e una faccia stupita, quando sulla porta di una pasticceria legge per la prima volta “Vietato ai cani e agli italiani”. Non se l’aspettava. Ma a questo, purtroppo, dovrà abituarsi. Come dovrà abituarsi a vedere suo padre uscire dalla miniera dopo ore di lavoro completamente coperto di nero, ad essere continuamente maltrattato da tutti in paese, ad essere chiamato Mangiaspaghetti.
Ma tutto cambia quando incontra Silvana, Vittorio e Ciro, tre ragazzini come lui, pieni di voglia di fare cavolate e di nostalgia verso la loro Italia. La loro Italia, dai soli abbaglianti, il mare tumultuoso, le montagne maestose e le colline sconfinate. L’Italia, con il cibo buono, le notti brave, la gente aperta e gentile, le tavolate piene di persone.
Ma i guai iniziano quando il gruppo di Paulette, Jean Claude e gli altri ragazzini biondi e terrribilmente Belgi, si imbattono in Fulvio e i suoi amici. Questi faranno di tutto per rispondere alle angherie dei mangiapatate, rincorrendosi, ridendo mentre il mondo crolla, i diritti umani si sfliacciano, l’umanità della gente evapora, il razzismo prevale, e loro ridono, corrono sui cumuli di carbone, vivono l’infanzia che meritano tutti i bambini del mondo.
Giù nella miniera Autori: Igor De Amicis e Paola Luciani Data di pubblicazione: 14 giugno 2016 Età adatta: dai 12 anni in su Lunghezza: corto (183 pagine) Casa editrice: Einaudi Ragazzi
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