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Immagine del redattoreSara

Dove porta l'immaginazione

Aggiornamento: 2 gen 2022

Esiste davvero un confine tra la realtà e la fantasia? Big Fish è pronto a darci una risposta. E se alla fine del film non l'avrete ancora capito... beh, sarà meglio così!

Will è un giovane uomo che, da ormai tre anni, non parla più con suo padre Edward. Non perché è muto, o perché è morto, bensì perché secondo lui non sa mai tenere la bocca chiusa. Edward, infatti, è tutta la vita che racconta delle sue avventure da giovane: l'incontro con un gigante, il lavoro in un circo, la lettura in un occhio di vetro... tutte cose che Will considera da sempre solo bugie, fandonie, bufale, frottole.

Ma quando l'uomo scopre che il padre è malato di cancro, si reca da lui immediatamente, deciso a riallacciare i rapporti. E anche in fin di vita, il padre continuerà a raccontare le solite storie. Ma per Will si apre una nuova strada: riesce, infatti, a trovare sempre più prove delle favole di suo padre, finché capirà che non tutto ciò che sembra immaginario lo è davvero e che si possono trovare verità in fondo alle bugie. In poche parole, quelle non sono sciocchezze. In qualche modo sono successe davvero. Ma non tutte le favole hanno un lieto fine...

Un film commovente, rilassante, a tratti molto comico e a volte più drammatico. La recitazione mi è piaciuta particolarmente, soprattutto quella di Helena Bonham Carter (vabbè ormai avrete capito che è il mio idolo...) che interpreta la strega. La regia di uno dei più grandi re del cinema, Tim Burton, rende questo film in qualche modo speciale. Secondo me è meglio guardarlo insieme alla propria famiglia, per scambiare quattro risate (e sì, anche qualche lacrimuccia...). Adesso vi saluto!

 

Big Fish

Registra: Tim Burton

Anno di pubblicazione: 2003

Età adatta: 8-15 anni (Anche per gli adulti)

Durata: 2 ore e 5 minuti

Lo trovi su: Netflix

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