"Ingegnere", dice Wikipedia, ma è riduttivo. Dopotutto, come possono nove lettere riassumere una vita vissuta con coraggio, spesa dietro a formule che nessuno, tranne lei, era in grado di comprendere? Perché Amalia Ercoli Finzi è molto più che un'ingegnere. #donneperstrada
Per Amalia tutto, o quasi, cominciò una notte del 1947. La guerra era finita, una guerra che aveva steso come un manto sopra la terra, un manto di paura e frustrazione e devastazione e orrore. Amalia era affacciata alla finestra, con la sua sorellina, Elvina. Guardavano il cielo, si perdevano fra le stelle, erano un tutt'uno con l'Universo.
E forse fu proprio in quel momento che lo capì: esplorare quell'ignoto, lo stesso ignoto che spaventava e affascinava, sarebbe stato il suo lavoro.
Come ci si può aspettare, ai genitori questa cosa non andava giù: se Amalia era naturalmente portata per le materie scientifiche, allora avrebbe fatto l'insegnante di matematica.
Ma lei non aveva la minima intenzione di rimanere ancora nascosta, nell'ombra.
Cresciuta tra un fratello maschio (ovviamente) adorato e una sorella minore costantemente curata, è sempre stata la sorella più chiusa, quella che teneva ogni cosa per sé, impossibilitata a confidarsi con gli altri.
Al politecnico di Milano le ragazze erano 6.
Gli alunni complessivamente, invece... SEICENTOCINQUANTA. E lì, tra centinaia di uomini che storcevano il naso, o arricciavano divertiti gli angoli della bocca, si laurea in ingegneria aereonautica. È la prima donna nella storia italiana.
Dopo la laurea, succede quello che succede, e Yuri Gagarin vola nello spazio. Adesso Amalia non lascerà che qualcuno le metta i bastoni tra le ruote. O che le tranci le ali, forse il paragone è più azzeccato.
Oggi, 84 anni compiuti e nessuna paura di dimostrare quel che vale, Amalia Ercoli Finzi sa che non si nasconderà mai più.
Amalia Ercoli Finzi
Data e luogo di nascita: 20 aprile 1937, Gallarate
Professione: Ingegnere
Nazionalità: Italiana
Wow!!!
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